Progetti Ministeriali Vita Indipendente per persone con disabilità

La Direzione Generale per ‘Inclusione e le Politiche Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato le Linee Guida per la presentazione di progetti sperimentali in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità. L’Ambito B1 ha presentato, ai sensi delle suddette Linee Guida, i progetti per gli anni 2017 e 2018 che sono stati approvati e finanziati dal Ministero con D.D. n. 119 del 09/03/2018 e n. 138 del 04/04/2019. La finalità dei progetti sperimentali di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale è quella di favorire il raggiungimento della vita autonoma, autodeterminata, indipendente ed interindipendente delle persone con disabilità. Tale sperimentazione integra il sistema dei servizi di aiuto alla persona previsti dall’Ambito B1 e può essere complementare agli altri interventi a sostegno dell’autonomia, della domiciliarità, della mobilità e dell’integrazione sociale delle persone disabili.

Destinatari

Sono destinatari degli interventi le persone disabili adulte, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, che vivono presso il proprio domicilio e nel proprio contesto familiare, la cui disabilità non sia determinata da naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, con grave limitazione dell’autonomia personale, non superabile attraverso sussidi tecnici, informatici, protesici, ove anche l’utilizzo di questi ausili non permetta a queste persone la piena autonomia per una vita indipendente o altre forme di sostegno. I destinatari devono essere in possesso della certificazione di gravità, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della L. 104/1992, con invalidità al 100% ed indennità di accompagnamento e devono, tuttavia, essere in grado di proporre e autogestire un progetto personalizzato di assistenza.

Azioni

Il progetto può prevedere tre tipologie di azioni:

1) Assistente personale; 2) Inclusione sociale e relazionale; 3) Trasporto sociale.

1) Assistente personale

Tale intervento si sostanzia nel riconoscimento di un contributo a sostegno delle spese per assistenti personali autogestiti, scelti dalla persona con disabilità, la quale propone e gestisce un piano personalizzato di assistenza. La figura dell’Assistente personale, che propone e gestisce un piano personalizzato di assistenza, assume un ruolo centrale nell’organizzazione di ogni progetto di vita indipendente. Gli assistenti personali saranno individuati liberamente ed assunti direttamente dalla persona con disabilità che richiede il contributo previsto. Per l’assunzione dell’assistente personale si fa riferimento al Contratto Collettivo Nazionale che disciplina il rapporto di lavoro domestico del 13/02/2007 ed alle successive rivalutazioni ISTAT. E’ a carico della persona richiedente ogni onere assicurativo o previdenziale riguardante gli assistenti impiegati. Le persone disabili, per la scelta dei loro assistenti personali, potranno anche rivolgersi ad altri soggetti o enti che svolgano attività di servizio alle persone. Anche in questo caso il rapporto contrattuale è sempre esclusivo tra il richiedente e i soggetti fornitori del servizio, senza alcuna mediazione del Comune. Il contributo per verrà definito avendo come riferimento l’impegno settimanale degli assistenti  personali, come di seguito specificato:

  • contratto per assunzione di 20: massimo 350,00 euro/mese;
  • contratto per assunzione di 30: massimo 525,00 euro/mese;
  • contratto per assunzione di 40: massimo 700,00 euro/mese;
  • contratto con assunzione oltre le 40 ore: massimo 800,00 euro/mese.

Si esclude la possibilità che vengano riconosciute, come rimborsabili, le spese di assistenza effettuata da familiari o affini della persona disabile.

2) Inclusione sociale e relazionale

Nell’area dell’inclusione sociale e relazionale vengono finanziati interventi di Assistenza Domiciliare Integrata sulla base del Piano individualizzato di Assistenza stilato dall’UVI e saranno compresi nel progetto di vita indipendente solo nel caso in cui siano indispensabili per garantire la sostenibilità del progetto personalizzato. Nel progetto vengono definite le prestazioni sociosanitarie, relativamente alla figura di Operatore Socio Sanitario, e le prestazioni socio-assistenziali, relativamente alla figura di Operatore Socio Assistenziale, da rendere a domicilio dell’utente. Per l’acquisto delle prestazioni indicate nel Piano individualizzato di Assistenza, a carico dell’Ambito B1, l’utente riceverà dall’Ufficio di Piano buoni sociali e potrà scegliere liberamente l’Ente accreditato cui intende rivolgersi per spendere il buono ed ottenere l’erogazione del servizio. Il buono sociale è un ticket cartaceo ed ha una validità massima pari al periodo indicato nel Piano Individualizzato.

3) Trasporto sociale

A completamento del quadro delle macro-aree di programmazione, possono essere inseriti nel progetto di vita indipendente servizi legati al godimento del tempo libero, alla più ampia partecipazione alle plurime dimensioni della vita quotidiana, al rafforzamento dei legami e delle relazioni sociali, nonché al trasporto e alla mobilità sociale. Tale intervento si sostanzia nel riconoscimento di un contributo a sostegno delle spese per il trasporto pubblico e privato, come di seguito specificato:

  • convenzione trasporti pubblici: massimo 50,00 euro/mese
  • convenzione trasporti privati: massimo 65,00 euro/mese.

Come si accede

L’Ambito B1 ha pubblicato un Avviso Pubblico per la presentazione delle istanze di adesione al Programma di Vita Indipendente. Il beneficiario, o la sua famiglia o chi lo rappresenta, predispone il proprio progetto personalizzato che sarà valutato da una équipe multidimensionale, costituita presso l’Ufficio di Piano dell’Ambito B1.

Per avere accesso al programma, i richiedenti dovranno possedere un ISEE Socio Sanitario Nucleo Ristretto non superiore ad € 15.000,00, dovranno appartenere ad un nucleo familiare con un ISEE non superiore a € 30.000,00, non dovranno essere beneficiari di altri progetti di Vita Indipendente, progetti per il Dopo di Noi, o percorsi assistenziali individualizzati, sostenuti con Assegni di cura o altre forme di prestazioni, per i quali l’obiettivo dell’assistenza socio-assistenziale è prevalente rispetto all’obiettivo dell’autonomia.

Con riferimento alla condizione familiare, accedono, prioritariamente, le persone con mancanza di rete familiare o presenza di rete familiare del tutto inadeguata (per motivi di significativa lontananza, malattia importante o disabilità, con relazioni caratterizzate da gravi conflitti non di carattere occasionale), le persone con presenza di rete familiare di coobbligati parzialmente adeguata (per motivi di lontananza, malattia, problematiche di rilievo e tali da avere ricadute significative rispetto ai bisogni della persona disabile), le persone con presenza attiva di rete familiare di primo grado competente ed adeguata.

Con riferimento alla condizione abitativa e ambientale, costituiscono criteri di priorità le persone che vivono in abitazione in affitto o con mutuo, le persone che vivono in alloggio popolare, le persone che vivono in abitazione con presenza di barriere architettoniche, le persone che vivono in abitazione di proprietà.

Nella selezione dei beneficiari si darà preferenza alle persone con disabilità in condizione di maggiore bisogno, considerando le limitazioni dell’autonomia, la condizione familiare, abitativa ed ambientale, nonché le condizioni economiche della persona con disabilità. Saranno considerate tutte le tipologie di limitazioni corporee e funzionali, onde evitare il rischio di discriminazione plurima e la prospettiva di genere.

Presso l’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale B1 sarà costituita una commissione di valutazione dei progetti individuali, già ammessi dall’équipe multidimensionale, che opera nel rispetto delle priorità di accesso ai servizi, tenendo in considerazione i seguenti criteri:

  1. Limitazioni dell’autonomia del soggetto;
  2. Sostegni e supporti familiari;
  3. Condizione abitativa ed ambientale.

Sulla base della documentazione prodotta dai richiedenti la Commissione procederà all’istruttoria delle domande e alla verifica del possesso dei requisiti richiesti. Verrà poi formulata una graduatoria dei beneficiari in base ai seguenti parametri:

  1. Valutazione del progetto, Massimo 30 punti;
  2. Rete familiare, massimo 15 punti;
  3. ISEE del nucleo convivente, massimo 5 punti

Finanziamento del progetto e durata

Saranno finanziati i progetti delle persone utilmente collocate in graduatoria sino a concorrenza della somma massima disponibile. Il finanziamento dei singoli progetti avrà la durata di un anno ed è subordinato all’effettiva erogazione dei fondi da parte della Regione Campania.

Per informazioni 

Porta Unica di Accesso (P.U.A.) tel. 0824 772680

Servizio Sociale Professionale Ambito B1 – Assistente Sociale: Dott.ssa Giuseppina Rossi – tel 0824/772609

Ufficio di Piano Ambito B1 – Dott.ssa Mariaraffaella Liviero tel. 0824 772688 e-mail: ufficiodipianob1@comunebn.it – pec: pszambito1@pec.comunebn.it.