Il 23 la presentazione del libro “Futurvesuvio” di Massimo Bignardi

Giovedì 23 febbraio alle ore 17:00, presso la sala Antico Teatro di Palazzo Paolo V, si terrà la presentazione del volume “Futurvesuvio. Futurismo e futuristi in Campania 1910-1924” (Francesco D’Amato Editore, 2022) di Massimo Bignardi. A renderlo noto è l’assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini.

L’evento è organizzato dalla Biblioteca Comunale e rientra nell’ambito della rassegna letteraria “Inviti alla lettura: conversando con gli autori”.

Dopo i saluti del sindaco Clemente Mastella e dell’assessore Antonella Tartaglia Polcini, lo storico dell’arte Francesco Creta discuterà del libro con l’autore ed è prevista anche la lettura di alcuni brani da parte degli allievi dell’Istituto d’istruzione superiore “Virgilio” di Benevento.

La nuova edizione di “Futurvesuvio. Futurismo e futuristi in Campania 1910-1924”, ampliando il volume pubblicato nel 1992, rilegge le vicende e i protagonisti del Futurismo in Campania, disegnando una traccia storico-critica che, dalla “serata futurista” tenutasi al teatro Mercadante nel 1910, va alla mostra del 1914, allestita nella galleria napoletana di Giuseppe Sprovieri, fino al Manifesto futurista di Boccioni ai Pittori Meridionali, apparso sulla rivista «Vela Latina» nel 1916.

L’analisi poi si sposta sui soggiorni tra Napoli, Capri e Positano di Depero e Prampolini; e giunge al settembre del 1922 con la serata “salernitana”. Ai saggi, che ricostruiscono in chiave diacronica un profilo delle vicende e delle presenze futuriste in area campana, fa seguito un’antologia di testi e di documenti complementari alla prima parte del volume.

Massimo Bignardi (Salerno 1953) si è formato negli anni settanta all’Università degli Studi di Salerno con Enrico Crispolti. Già professore di Storia dell’arte contemporanea e di Arte ambientale e architettura del paesaggio presso l’Università degli Studi di Siena, dove ha diretto la Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici, è direttore del Museo-FRaC Baronissi (Fondo Regionale d’Arte Contemporanea) e di “geaArt”, periodico di cultura, arti visive, spettacolo e nuove tecnologie creative.