Deposto un fascio di fiori in ricordo dell’operaio Pellegrino Ciotta

Il consigliere con delega per Incarichi speciali Rosario Guerra ha celebrato questa mattina la Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo deponendo, in rappresentanza del sindaco Clemente Mastella, un fascio di fiori presso l’azienda IMB di contrada Olivola, luogo dove il 2 agosto dello scorso anno perse la vita l’operaio Pellegrino Ciotta a seguito della rottura di alcune cinghie che tenevano sollevato un sacco di polimeri di plastica.

La Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, com’è noto, fu istituita dalla Presidenza del Consiglio per ricordare tutti i connazionali caduti sul lavoro in patria e all’estero proprio nel giorno in cui si verificò la tragedia di Marcinelle (nella quale perirono 262 minatori, 136 dei quali italiani).

Nell’occasione il consigliere Rosario Guerra, che è stato accolto dall’amministratore delegato della IMB Angelo Iannuzzi, ha espresso la seguente riflessione a nome del sindaco Clemente Mastella e dell’intera Amministrazione comunale di Benevento:

“Una tragedia avvenuta 67 anni fa non deve far distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da un fenomeno che continua a provocare lutti e dolore, e cioè i decessi sui luoghi di lavoro. Quest’ultimo, anziché fattore di sviluppo e benessere, può rivelarsi causa di sofferenze laceranti per i lavoratori e le loro famiglie.

Nonostante il trionfo di sofisticate tecnologie, le cronache continuano a consegnarci episodi di “morti bianche” in ambienti produttivi che si macchiano del sangue di coloro che dovrebbero essere l’asse portante del processo sociale ed economico.

La tragedia di Marcinelle ci ha consegnato un’eredità immensa dicendoci che deve finire l’epoca dell’impresa irresponsabile e di conseguenza la sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere percepita come un dovere ed un impegno costante, e non come un peso insopportabile.

Una società raggiunge la sua dimensione etica ideale nel momento in cui la sicurezza e la dignità del lavoratore siano annoverate tra i diritti universali e irrinunciabili”.